Manifesto per la NUOVA Scuola

Il Manifesto per la nuova Scuola è un documento elaborato da un gruppo di insegnanti di tutta Italia riuniti nel movimento “La nostra scuola” e sottoscritto da moltissimi docenti universitari e da intellettuali come Alessandro Barbero, Luciano Canfora, Chiara Frugoni, Carlo Ginzburg, Edoardo Lombardi Vallauri, Vito Mancuso, Dacia Maraini, Ana Millan Gasca, Tomaso Montanari, Filippomaria Pontani, Adriano Prosperi, Massimo Recalcati, Salvatore Settis, Gustavo Zagrebelsky. La proposta del manifesto è incentrata su alcune idee fondamentali: la scuola democratica deve alfabetizzazione, istruire, educare, aiutare a crescere tutti i futuri cittadini; per farlo, deve restituire valore al sapere e proporre contenuti culturali significativi e appassionanti, che vengano continuamente rielaborati e attualizzati attraverso la relazione tra insegnanti e studenti; gli strumenti e i metodi che si utilizzano per far apprendere non possono essere standardizzati, a sé stanti, burocratizzati, ma devono essere adeguati e adattati di volta in volta agli studenti e alla classe, ai contenuti culturali che si vogliono proporre, alle finalità culturali ed educative che si hanno in mente. Inoltre, tutto il tempo della scuola deve essere dedicato all’insegnamento e all’apprendimento, senza derive burocratiche, sprechi di tempo e totalitarismi metodologici che irrigidiscono e inaridiscono il rapporto educativo (oggi invece, proprio mentre si parla ipocritamente di centralità dello studente, assistiamo a un’orribile idolatria astratta, letteralmente de-mente, dei mezzi, degli strumenti e dei metodi). Occorre mettere al centro l’ora di lezione e la concreta attività didattica – in un “corpo a corpo” continuo tra insegnanti e studenti, basato soprattutto sulla parola e la verifica costante del lavoro svolto -, per contrastare la diffusione a macchia d’olio dell’analfabetismo tra le nuove generazioni, acuita da vent’anni di disastrose riforme e dal lungo periodo di sospensione dell’attività didattica in classe. Infine, poiché nella scuola apprendimento e relazione sono inscindibili, gli insegnanti devono poter avere un confronto con esperti dell’età evolutiva, per sciogliere eventuali nodi relazionali e poter aiutare meglio i propri studenti a crescere. (continua)