La fake news del Sole 24 Ore sui docenti italiani sfaccendati
Sarà pure vero che i docenti italiani sono sotto-pagati, ma c’è un motivo. Infatti, i dati Ocse mostrerebbero che, in confronto alla media OCSE, “le ore d’insegnamento nette dei docenti italiani sono, invece, più basse. […] si sta in classe […] alle superiori 667 ore (Italia) contro 1.629 ore (media Ocse).” Questo è il succo di un articolo apparso sul Sole 24 Ore a firma di Claudio Tucci. Ma siamo proprio sicuri che sia così? Possibile che gli insegnanti italiani lavorino in classe quasi due volte e mezzo in meno dei loro colleghi tedeschi, olandesi e francesi? Se si ha la pazienza di andare sul sito dell’OCSE a controllare i dati grezzi, si scopre che la notizia del Sole 24 Ore rientra a pieno diritto nella categoria delle fake news. Infatti, il confronto è basato su numeri due volte sbagliati. Prima di tutto, Tucci non ha nemmeno riportato correttamente le ore nette di insegnamento italiane perché ha letto la colonna sbagliata nella Country Note dell’OCSE relativa all’Italia. Ma l’errore più grave e decisivo è stato quello di confrontare le mele con le pere. Invece di confrontare le ore di insegnamento nette (net teaching hours) italiane con quelle degli altri paesi, Tucci ha confrontato le net teaching hours italiane col total statutory working time* degli altri paesi, un dato che nelle scuole superiori dei paesi OCSE è 2,4 volte maggiore delle net teaching hours, perché include anche il tempo dedicato alla preparazione delle lezioni, alla correzione dei compiti, alle riunioni, ai colloqui con i genitori e così via. Dal che si capisce che all’origine della clamorosa statistica denunciata dal Sole 24 Ore non c’erano gli insegnanti sfaccendati ma un giornalista che aveva preso fischi per fiaschi. (Leggi tutto)