Il Piano per la scuola d’estate: un fallimento annunciato
Il Piano Scuola per l’estate del Ministro Bianchi rischia di essere un fallimento annunciato. Dei 510 milioni previsti, la fetta più grossa, 320 milioni, dipende dalla partecipazione delle scuole ai bandi europei PON, i quali non sono certo una novità, trattandosi di risorse stanziate per il periodo 2014-2020. Ai progetti che verranno approvati dovranno corrispondere precisi moduli classe, che coinvolgeranno dai 9 ai 20 alunni . Ogni scuola avrà in media diritto al massimo a tre moduli, ciascuno per complessive trenta ore. Quindi: per un istituto comprensivo di 1200 alunni gli studenti coinvolti potranno essere non più di 60-70 alunni. Forse le scuole secondarie di secondo grado avrebbero preferito dirottare questi soldi al rinforzo degli edifici scolastici, o all’acquisto di tecnologie adeguate per la ripresa dell’anno scolastico a settembre in sicurezza. Dove invece l’adesione potrebbe essere alta, nel primo ciclo, ci sarà l’oggettiva impossibilità di offrire risposte generalizzate, visto che i progetti potranno essere rivolti ad una platea limitatissima. (leggi)