Gilda consegna a Palazzo Chigi oltre 30 mila firme per aumento stipendi e scatto anzianità 2013

Grande successo per la petizione indirizzata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte

Oltre 30.000 firme raccolte online, attraverso la piattaforma https:// www.change.org/p/giuseppe-conte-stipendi-più-alti-per-gli-insegnanti, e in tutte le scuole d’Italia. Ha riscosso grande successo la petizione promossa dalla Gilda degli Insegnanti, e indirizzata al presidente del Consiglio Giu- seppe Conte, per chiedere lo “scongelamento” dello scatto di anzianità del 2013 e l’aumento degli stipendi dei docenti. L’iniziativa si è conclusa il 6 giugno 2019 con la consegna delle sottoscrizioni alla presidenza del Consiglio.

Il numero elevato di adesioni è una spia inequivocabile del disagio e del malcontento che serpeggia tra gli insegnanti e della loro voglia di riscatto. Come evidenziato dai dati elaborati dal Centro Studi Nazionale della Gilda degli Insegnanti, in 10 anni le retribuzioni dei docenti italiani sono calate mediamente del 7% rispetto all’andamento dell’inflazione. Tradotto in altri termini, ciò significa che dal 2007 a oggi gli stipendi sono diminuiti di circa 170 euro lordi.

La significativa riduzione del potere di acquisto ha provocato una sostanziale diminuzione anche del prestigio sociale dei docenti.
Le buste paga sempre più leggere hanno portato gli insegnanti a diventare fanalino di coda non soltanto nell’impietoso confronto con i colleghi degli altri Paesi europei, ma anche con tutti gli altri dipendenti pubblici italiani.

Per cambiare questa situazione indecorosa, occorre recuperare la progressione di carriera scippata nel 2013. Bisogna, inoltre, investire maggiori risorse nel rinnovo del contratto, a partire dalle somme stanziate dalla legge 107/2015 per il bonus merito che non serve per premiare davvero i bravi insegnanti”.

Ci auguriamo che il presidente del Consiglio, il quale ha già dimostrato sensibilità e apertura verso questo tema impegnandosi in prima persona con l’accordo siglato lo scorso 24 aprile con i sindacati rappresentativi della scuola, presti ascolto alle richieste di chi ogni giorno lavora per formare l’Italia del futuro e alle quali dà voce la nostra petizione.