Contro gli insegnanti: la nuova linea della ministra Azzolina

Sarebbe stato un bene fosse proseguito quel clima di attesa e di sospensione del giudizio che sembrava inizialmente dovesse prevalere tra tutte le parti che in questi anni si sono confrontate sui destini della scuola. Sembrava opportuno confrontarsi a emergenza conclusa, in base alle esperienze acquisite. È durato però poco. Ad alzare i toni un comunicato intitolato “Lasciateci lavorare!” firmato da una ventina di Dirigenti Scolastici, che auspica una torsione decisamente autoritaria nell’organizzazione del lavoro, con un potere pressoché totale dei dirigenti sui docenti. I docenti non devono più di tanto pensare a “che cosa insegnare”, devono invece “informarsi bene” sull’articolo 33 della Costituzione, di cui il comunicato sembra fornire un’interpretazione autentica. “Formazione obbligatoria, per tutti, valutazione per competenze, uso di tecnologie nella didattica. Sono anni che ci riempiamo la bocca con queste parole, adesso è il momento di metterle in pratica, tirarsi su le maniche e fare comunità”. A distanza di pochi giorni,  la notizia che  “il Ministro Azzolina” ha “firmato il decreto con cui conferisce incarico di consulenza ad esperti di innovazione didattica e formazione“. Ecco l’ennesima commissione di sostenitori dell’innovazione didattica a senso unico: un docente in pensione di matematica e scienze, risultato tra i 50 finalisti scelti dalla Varkey Foundation per il Global Teacher Prize e ad affiancarlo, proprio la prima firmataria del documento dei Presidi, la Dirigente Scolastica Amanda Ferrario, già collaboratrice di Bussetti. Una parabola sicuramente negativa della politica scolastica del Movimento 5 Stelle, che pare abbia scelto di agire in piena continuità con le scelte conservatrici di questi ultimi anni inaugurate con la Legge 107, assecondando le indicazioni delle associazioni più inclini a sacrificare la scuola e la formazione degli studenti a un’ideologia economicistica dal corto respiro. Eppure all’interno di quel movimento ci sarebbero ancora delle voci critiche: sarebbe bene emergessero offrendo agli insegnanti una sponda nella loro volontà di evitare una tale deriva. (link)