Dopo l’INVALSI, la Corte dei Conti bacchetta anche l’INDIRE

Poco tempo fa avevamo commentato la relazione della Corte dei Conti relativa al controllo sulla gestione finanziaria dell’INVALSI, un documento importante, che avrebbe meritato maggiore eco e sicuramente conseguenti modifiche di indirizzo politico. La Corte metteva in evidenza numerosi problemi: conflitti di interesse delle alte cariche dell’istituto, anomalie nel reclutamento, ricorso a contratti atipici, esternalizzazioni e consulenze di esperti profumatamente pagati, costi enormi della macchina dei test, oltre 9 milioni di euro all’anno. Nel dicembre scorso la Corte dei Conti ha concluso la sua attività di controllo sulla gestione finanziaria dell’INDIRE (Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa) ente che insieme all’INVALSI fa parte del nostro Sistema Nazionale di Valutazione. Anche stavolta la relazione dei giudici contabili merita una lettura, perché evidenzia aspetti molto singolari: dall’incarico di direttore generale particolarmente longevo, in violazione allo statuto, all’eccesso di spesa per indennità, trasferte e consulenze, fino alla mancanza di un “sistema volto verificare gli standards di qualità dei servizi erogati”. Dall’Ente pubblico che dovrebbe concorrere al “miglioramento della qualità” del nostro sistema scolastico, questo non ce lo saremmo mai aspettato. (leggi)